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La sindrome fibromialgia è una patologia misteriosa. Ad oggi le sue cause specifiche sono sconosciute, non esistono medicamenti specifici né una cura che ne consenta la guarigione.Abbiamo chiesto al nostro farmacista di fiducia quali sono le misure olistiche e i metodi alternativi che, pur tuttavia, consentono di fare enormi progressi in caso di fibromialgia.
Un’intervista a: Michael Laun, farmacista
Signor Laun, cos’è esattamente la fibromialgia e chi colpisce?
Letteralmente la parola fibromialgia significa “dolore alle fibre muscolari”. Poiché il dolore è dato da un complesso di sintomi, i medici parlano di sindrome fibromialgia (SFM). Circa 1,6 milioni di tedeschi soffrono di fibromialgia, di questi circa il 90% sono donne con un’età compresa fra i 20 e i 50 anni. Nella maggior parte dei casi la malattia compare intorno al 35esimo anno di vita. Tuttavia, anche nei bambini sopra i quattro anni e negli anziani con più di 65 anni l’incidenza è superiore rispetto alla media della popolazione.
I pazienti soffrono soprattutto di dolori alla muscolatura e alle inserzioni tendinee. Altri sintomi tipici sono cattivo sonno, stanchezza diurna e problemi di concentrazione.
Fibromialgia e reumatismi dei tessuti molli: quali sono le differenze?
I reumatologi distinguono fra patologie reumatiche infiammatorie e degenerative e reumatismi dei tessuti molli che colpiscono la cartilagine e i tessuti connettivi. La fibromialgia appartiene alla famiglia di malattie definite con il termine generico “reumatismi dei tessuti molli”. Inoltre, la patologia non è paragonabile a una malattia reumatica. La definizione “reumatismo dei tessuti molli” è di fatto errata, perché, rispetto alle classiche patologie reumatiche, nella fibromialgia non vi è alcuna infiammazione. Di conseguenza i classici antidolorifici o antinfiammatori come l’aspirina o il voltaren (Diclofenac) servono a poco o niente.
Semplificando al massimo si potrebbe confrontare questa malattia a un “errore del software del corpo”. Come reazione a certi stimoli negativi, infatti, il corpo trasmette normalmente dolore, stanchezza, nausea e vertigini per scongiurare i danni e spingere al riposo. Se, tuttavia, questi segnali vengono ignorati e lo stimolo negativo prosegue, il corpo li rafforza rendendoli permanenti. Per rimuovere questi “errori del software” e stimolare l’autoguarigione del corpo occorre evitare gli stimoli negativi e “riprogrammare” il corpo.
Che tipi di terapie esistono contro la fibromialgia?
Spesso ai pazienti è prescritta una terapia multimodale, come per esempio l’assunzione di medicamenti quali antidolorifici o antidepressivi da associare a specifici esercizi di distensione e una terapia comportamentale.
Possono essere presi in considerazione anche la fisioterapia, il massaggio o trattamenti termici in una cabina a raggi infrarossi. L’attività fisica è molto importante, ad esempio passeggiate a frequenza regolare o un allenamento di resistenza. Spesso i pazienti sono trattati con un cocktail di forti medicamenti, fra cui antidepressivi e antidolorifici.
Tuttavia, anche le misure olistiche e i metodi alternativi possono portare progressi considerevoli nella cura della fibromialgia.
Quali vitamine sono particolarmente importanti in un’alimentazione ottimale in caso di fibromialgia?
La vitamina D è una componente assolutamente essenziale di una terapia olistica della fibromialgia. Molti pazienti fibromialgici hanno, inoltre, un livello di vitamina D troppo basso che, naturalmente, può avere ripercussioni gravi sulla malattia.
La mancanza di vitamina D si manifesta in particolare durante i mesi freddi dell’anno. In seguito a questa carenza i pazienti sviluppano depressione, stanchezza e disturbi del sonno. In seguito alla spossatezza fisica insorgono sempre più dolori e il quadro clinico peggiora rapidamente.
Il magnesio è un minerale spesso assolutamente necessario nei casi di fibromialgia.
I sintomi di carenza di magnesio presentano una sorprendente similitudine con i disturbi neuromuscolari di una fibromialgia. La carenza di magnesio può, pertanto, portare a dolori, insufficienza, tensioni e crampi muscolari o a un rapido esaurimento. Altri disturbi come quelli del sonno, stato depressivo, emicrania e sensibilità allo stress possono essere conseguenti alla carenza di magnesio.
La vitamina B e, in particolare, la vitamina B12 consentono di aumentare l’attenzione in caso di fibromialgia. Uno studio svedese del 2015 ha dimostrato un evidente miglioramento dei disturbi nei pazienti fibromialgici in seguito all’assunzione di vitamina B12: tale miglioramento era tanto più marcato quanto più a lungo e con regolarità veniva assunta la vitamina.
Esistono anche fitoterapie che possono alleviare i disturbi quotidiani?
Anche l’aromaterapia contiene sostanze specifiche idonee: in particolare il cipresso, la camomilla, la lavanda e il basilico possono essere utilizzati per questo tipo di disturbi.
La sindrome fibromialgica è una malattia nella quale un forte stress può ripercuotersi negativamente sul numero e l’entità dei sintomi. Proprio i pazienti affetti da fibromialgia dovrebbero imparare, quindi, le modalità per evitare o reagire al troppo stress. Una strategia antistress che consideri in particolare l’aromaterapia rappresenta la soluzione migliore a questo riguardo.
L’estratto di artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) allevia il dolore e l’infiammazione ed è spesso impiegato con successo come fitoterapia di base. Anche l’estratto di arnica (Arnica montana) agisce rapidamente in caso di dolore localizzato.
Fra i trattamenti non farmacologici risulta particolarmente efficace un principio attivo vegetale: è la capsaicina, quella sostanza che rende così piccante il pepe di Cayenna. Applicandola sulla pelle, influisce sulla “sostanza P” presente nelle terminazioni nervose allentando il dolore. L’azione riscaldante e che favorisce la circolazione sanguigna ben si adatta al trattamento dei dolori muscolari nel quadro della sindrome fibromialgica e dei problemi articolari.