Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens)

Contro i reumatismi, l’artrosi e il mal di schiena questa pianta medicinale tira fuori “gli artigli” nel vero senso della parola. L’artiglio del diavolo ha un effetto lenitivo, antinfiammatorio e favorisce l’agilità. In questo modo è un valido aiuto in caso di malattie degenerative e segni di usura dell’apparato locomotore ed è in grado di far ritrovare la gioia dei movimenti.

Origine

L’artiglio del diavolo appartiene alla famiglia delle Pedialiacee ed è tipica della savana africana. La pianta cresce in terreni sabbiosi profondi in regioni con scarsa vegetazione. Lo strano nome è dovuto alla forma delle capsule mature e schiuse.

Parte della pianta utilizzata

Gli ingredienti efficaci si trovano nelle radici. Tra i più importanti ingredienti delle radici dell’artiglio del diavolo ci sono varie sostanze amare come l’arpagoside e il procumbide.

Utilizzo ed effetto Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens)

L’estratto delle radici dell’artiglio del diavolo non è solo analgesico, ma anche altamente antinfiammatorio e sfiammante. Per questo motivo è particolarmente adatto per la cura di disturbi reumatici come l’artrosi, una malattia degenerativa cronica e dolorosa della cartilagine articolare, e di altre malattie degenerative dell’apparato locomotore. Questa pianta medicinale protegge la cartilagine e può contribuire a ridurre la quantità di antidolorifici e farmaci antireumatici prescritti. In questo modo il paziente è aiutato due volte, poiché l’artiglio del diavolo non ha effetti collaterali.

In base a nuovi studi clinici, questa pianta riesce ad alleviare diversi tipi di mal di schiena, reumatismi delle parti molli e nevralgie. In Europa viene utilizzata nella medicina popolare in caso di segni di vecchiaia, gotta, artrite e diverse malattie metaboliche.

Nella medicina omeopatica le radici di deposito laterali, tritate prima dell’essiccazione, dell’artiglio del diavolo sono utilizzate anche per malattie epatiche, biliari e pancreatiche. Nella medicina popolare sudafricana viene utilizzato per problemi di digestione, foruncoli, lesioni ­cutanee, come lassativo, per curare ulcere o come antidolorifico. Le radici dell’artiglio del diavolo possono essere utilizzate per la produzione di tè, tinture e pomate. Poiché non è possibile trovare in natura le radici dell’artiglio del diavolo in Europa e data la difficoltà di reperirle nei negozi, bisogna ricorrere a preparati già pronti.




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